Bitcoin, prezzi stabili e trading lento: ecco quali fattori spiegano il successo

I prezzi dei Bitcoin sono più stabili nelle ultime sedute, anche se il trading è diventato più difficile. Che la moneta digitale sia percepita come un bene rifugio al pari dell’oro?

 

 

Nell’ultima settimana, i prezzi dei Bitcoin, la moneta digitale per eccellenza, si sono mossi in un range del 4%, spaziando da un minimo di 885 dollari del 24 gennaio scorso a un massimo di oltre 921 dollari di ieri. Una stabilizzazione delle quotazioni, dopo che nel mese precedente si erano mosse all’interno di un’area di oltre dieci volte maggiore, esplodendo del 44% in una decina di giorni e crollando del 35% in una settimana. La stabilizzazione dei prezzi è, pertanto, benvenuta in questo mercato, anche se sembra essere stata raggiunta con forzature da parte delle autorità monetarie cinesi, che avevano intimato alle piattaforme di trading presenti nel paese di porre fine agli elevati scambi tra yuan e Bitcoin, considerati anomali negli ultimissimi mesi.

A seguito del “warning”, le stesse piattaforme hanno annunciato nel fine settimana del 21-22 gennaio scorso l’introduzione di una commissione sul trading e l’eliminazione del margine sui depositi, al fine di disincentivare gli acquisti e le vendite con finalità più speculative contro lo yuan. (Leggi anche: Bitcoin, trading in Cina più difficile)

Bitcoin meno volatili e più appetibili

In oltre una settimana dall’entrata in vigore di tali novità, il mercato dei Bitcoin ha registrato un crollo delle negoziazioni anche del 90% all’ora, ma allo stesso tempo una stabilizzazione dei prezzi, dopo la fase abbastanza volatile delle settimane precedenti.

Per paradosso, se l’intenzione della banca centrale cinese era quella di dissuadere gli investitori dal puntare sulla moneta digitale per scommettere contro lo yuan, potrebbe accadere l’esatto contrario, in quanto prezzi più stabili potrebbero attirare un segmento di nuovi investitori, finora rimasti alla porta dei Bitcoin per paura della volatilità.

Le ragioni del successo dei Bitcoin

Vedremo nei prossimi mesi se e in quale misura si avrà un radicamento maggiore di questo mercato, ma ad oggi possiamo affermare che dietro al suo successo si celano diversi fattori. Il primo riguarda la tendenza deflattiva di questa particolare moneta.

Contrariamente a quella emessa dalle banche centrali, il cui ammontare è sempre aumentabile, con la conseguenza di ridurne il valore reale, attraverso il fenomeno dell’inflazione, i Bitcoin vengono emessi da un sistema informatico e sulla base di un algoritmo prestabilito a ritmi costanti e decrescenti negli anni, senza possibilità di incidere sulla quantità coniata nel tempo. Dunque, l’offerta è rigida anche di fronte a una domanda esplosiva. Grazie a questa caratteristica peculiare, gli investitori possono confidare in una tendenza crescente dei prezzi.

Bitcoin sono il nuovo oro?

Un secondo aspetto da tenere presente con i Bitcoin è che si tratta di un investimento realizzato quale alternativa agli assets ordinari. Potremmo anche dire che la moneta digitale sia diventata una sorta di “nuovo oro” del mercato. Il metallo funge da bene-rifugio, da riparo dalle tensioni internazionali e dalle situazioni di crisi. Tuttavia, anche l’oro rientra nel sistema ordinario degli scambi, influenzato dai corsi del dollaro e dalle manovre delle banche centrali, contrariamente ai Bitcoin, che sono e restano del tutto estranei a qualsiasi intervento esterno.

Certo, l’anonimato garantito agli acquirenti potrebbe anche attirare malintenzionati alla ricerca di una via per riciclare denaro o per impiegarlo in attività illecite. Questo rende per caso i Bitcoin un investimento criminale? Se sì, allora anche il dollaro, l’euro, la sterlina, etc., dovrebbero essere considerati tali, essendo anch’essi impiegati in molti casi per finalità illecite.

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